È ormai opinione comune che quando si scelgono e adottano servizi cloud sia necessario avere la garanzia che il fornitore conservi ed elabori i dati in Italia o, al più, nel territorio dell’UE. Ma da cosa deriva questa necessità? Ed è effettivamente un obbligo prevedere la conservazione dei dati in queste Region? Come ci si deve comportare quando il fornitore conserva o trasferisce i dati, ad esempio, in Inghilterra? E se li conserva o trasferisce negli Stati Uniti, Cina o Russia?
Nel corso dell’intervento si cercherà di fornire un inquadramento generale delle regole in materia di conservazione e trasferimento di dati all’estero previste dal GDPR e dalle ulteriori normative applicabili. In particolare, si analizzeranno le numerose possibilità previste dalla legislazione in materia di protezione dei dati personali e i limiti effettivi – pochi- previsti dalla disciplina di settore.